
10 motivi per viaggiare in America in treno [foto]
Non so se lo sai, ma io amo i treni alla follia. La mia bucket list è piena di tratte ferroviarie in giro per il mondo: la Transiberiana (check ), il California Zephyr (check ), il treno da Pechino a Lhasa (manca!). Insomma, ogni volta che visito un nuovo paese lascio da parte qualche giorno per poterlo girare in treno. Che sia l’Iran, la Georgia, la Serbia, la Cina o anche semplicemente l’Austria. Il motivo è facile da capire: si viaggia stando seduti in poltrona! Cosa c’è di meglio?
Per qualche motivo, però, questo modo di viaggiare è particolarmente sottovalutato negli Stati Uniti. E avendo percorso tutte le tratte a lunga percorrenza del servizio nazionale, l’Amtrak – quasi 14.000 km di rotaie – posso dirti una cosa o due (o dieci!) sul perché non puoi perderti quest’esperienza.
10 motivi per viaggiare in treno in America
1) Sei a stretto contatto con la natura
Quando parti dalle stazioni in città, le rotaie di solito corrono accanto alle strade principali. Ma c’è un momento magico in cui le vie si biforcano e il treno si lancia verso distese di campi, foreste, laghi, deserti. È allora che gli Stati Uniti si mostrano davvero in tutto il loro splendore, regalandoti scorci sublimi su aquile reali, cerbiatti, coyote e cavalli allo stato brado. Tutto questo è inaccessibile agli automobilisti. E poi, vuoi mettere godere delle Montagne Rocciose da questo vagone panoramico?

2) Conosci l’America autentica
C’è un detto tra gli appassionati di ferrovie americane: le strade ti permettono di vedere i frontyards, ma le ferrovie ti mostrano i backyards d’America. Intendono dire che mentre viaggiando in macchina trovi l’America pulita, quella per gli ospiti, spostandoti in ferrovia invece passi sempre “dietro”, osservando così l’America più grezza, più genuina.

3) In treno sono tutti chiacchieroni
…specialmente se sei italiano. La prima reazione standard sarà “ma cosa ci fai qui??”. Poi, però, ti troverai a intavolare lunghe discussioni (d’altronde, se la destinazione arriva tra 52 ore…) su qualsiasi argomento esistente sul pianeta. Negli anni, sui treni, mi sono innamorata di un rilegatore di libri in California, ho imparato ogni segreto sulla caccia ai cervi in Montana e sull’allevamento di cavalli in New Hampshire, e ho conosciuto nientepopodimenoche standing man n°1 nel film “Non è un paese per vecchi” in Texas. Non ci si annoia mai!

4) Sempre a caccia di storie
Stavo attraversando il Nebraska qualche giorno fa sul California Zephyr, il treno che collega Chicago a San Francisco. Saranno state le tre di notte e non riuscivo a dormire. Un po’ perché faccio sempre fatica, e un po’ perché – accidenti – come fai a dormire quando sei su un treno che percorre la spina dorsale degli Stati Uniti? Allora fissavo il mondo scorrere buio là fuori: il profilo di una fattoria, un silo, un serbatoio idrico. E poi, una fiammella: una finestra illuminata. “Qualcuno è sveglio”, mi sono detta.
Sei mai stato su un treno a fissare il paesaggio che si sbobina accanto a te, chiedendoti che tipo di vita ti stai perdendo? Chi saresti stato, cosa avresti fatto se fossi nato qui? Eccone allora un’altra, e un’altra ancora. Tre case, tre famiglie sveglie nella prateria che dorme. Perché? Una nuova nascita? Una brutta notizia? Forse hanno solo dimenticato la luce accesa? Io amo viaggiare in treno perché tutti i viaggiatori in treno sono i più tenaci cacciatori di storie e fantini dell’immaginazione.

5) Il rumore delle rotaie
Il tu-tu-tum del treno sulle rotaie e il fischiare della locomotiva sono suoni romantici, che mi hanno sempre fatta sentire a casa. Quando viaggi in treno ed è notte, e non vorresti dormire per non perderti nulla di quello che c’è fuori, una cosa che mi calma è proprio l’incedere ritmico lungo le rotaie (specialmente quando il compagno di cabina è un siberiano che russa come un trattore, ma questa è un’altra storia). Di certo non puoi compararlo al banale silenzio delle notti in albergo!

6) I temporali del Midwest
Gli stati fly-over, quelli dove non vale nemmeno la pena di fermarsi (secondo gli americani, ovviamente, mica secondo noi!), sono davvero enormi. Te ne accorgi quando passano 15 ore di treno e sei ancora in Montana, o quando sei sul treno da tre giorni e tre notti e sei ancora nel deserto del Texas. In queste zone degli Stati Uniti i fenomeni atmosferici sono particolarmente violenti, e non è un caso che la regione delle Grandi Pianure coincida con la famosa Tornado Alley dei cacciatori di tempeste.
I temporali del Midwest sono davvero majestic: la cappa enorme e cupa del cielo è lacerata periodicamente da crepe luminose, e una luce accecante invade l’intero vagone. Per un attimo il mondo intero sembra farsi bianco, senza contorni. È uno spettacolo, anche per chi a casa i temporali non li ama granché.

7) Percorri il vero mito americano
Chi non ha mai sognato di percorrere le statali americane al volante di una Cadillac? È forse l’immagine più americana che possiamo immaginare. Accidenti, persino io che rifuggo dalle cose ovvie mi sono lasciata sedurre da un viaggio in auto lungo il Mississippi.
Eppure, non riesco a dimenticare che sia un’immagine un po’ posticcia. Per tutta una serie di scelte politiche che non ti sto qui a raccontare, negli Stati Uniti si decide di investire in modo massiccio nella costruzione di strade e autostrade a partire dagli anni Trenta, in uno sforzo che culmina nei Quaranta e Cinquanta. E non è un caso che il mito del roadtrip – Kerouac & co. – nasca proprio in questi anni.
Non sono io ma lo storico Leo Marx a dire che “la ferrovia americana fu un veicolo di costruzione della nazione”. Dal 1869 non esiste più infatti un insieme di stati mal collegati e difficili da attraversare per merci e persone. Il 10 maggio di quell’anno, in una cerimonia che è passata alla storia presso il Promontory Summit in Utah, viene piantato l’ultimo chiodo della ferrovia trans-continentale. Oggi quel punto preciso della ferrovia è tagliato fuori dalla tratta che si percorre in Utah, ma il fascino della traversata rimane intatto: mi dà i brividi pensare che si sta davvero percorrendo un viaggio sul cavallo di ferro che ha forgiato l’identità americana.

8) Railroad crossing
Fotografarne quanti più è possibile! Sembra un gioco da ragazzi, ma passano via in una frazione di secondo e me ne sono persi centinaia. Oltre al fatto che sono un mago nel fotografare perfettamente il soggetto prestabilito… con un albero davanti all’obiettivo. D’oh!

9) Non c’è mai un momento di noia
Il personale delle ferrovie è veramente forte. Ricordo ancora John, che dall’interfono del treno in Arizona annuncia “Vi comunico che oggi non passerò per le carrozze a prendere le ordinazioni, perché francamente non ho voglia di camminare”. O David, che ci dà il benvenuto al bar con “Benvenuti all’Amtrak Café, dove tutti i tuoi sogni non si avverano!”.
Il personale di servizio sa che è difficile passare decine e decine di ore in treno senza annoiarsi un po’, e quindi spesso anima le carrozze con battute e indovinelli a tema ferroviario. Una geek dei treni come me va in brodo di giuggiole! Quando si passa tra le Montagne Rocciose, poi, capita spesso che si giochi a chi vede per primo un animale raro in cambio di un piccolo premio.

10) I poster ricordo
Ma davvero, tu non vorresti comprarli tutti?? Too bad, la compagnia nazionale non è abbastanza lungimirante e nelle stazioni non si trovano. Ma se ne vendono molti su eBay, e vorrei avere una casa abbastanza grande da poterli esporre tutti!
Allora, ti ho fatto venire un po’ voglia di prendere il prossimo treno? Non perderti la mia guida per un viaggio in treno fai-da-te, qui: USA in treno fai-da-te, una guida pratica
Se ancora non hai deciso quale tratta ti piacerebbe percorrere, questo post fa per te: I treni più belli da prendere in America per conoscere le tratte più panoramiche del servizio Amtrak.
2 thoughts on “10 motivi per viaggiare in America in treno [foto]”
Che bello! Foto stupende! Prenderemo il treno a natale per fare Boston/ NY! Non vedo l’ora
Quella tratta è bellissima, te ne innamorerai! Ricorda da prenotare in anticipo, perché i biglietti vanno a ruba nella stagione invernale. Buona strada ferrata! 😉