
Frida Kahlo e Diego Rivera a San Francisco
È un fatto spesso poco considerato, ma San Francisco ebbe un ruolo molto importante nella vita di Frida Kahlo e Diego Rivera. I due artisti messicani, infatti, la visitarono due volte in momenti importanti della loro carriera. Vediamo quando.
Frida Kahlo e Diego per la prima volta a San Francisco: 1930

Nel 1930, Rivera viene invitato a San Francisco per dipingere la parete che affianca la scalinata del City Club della Borsa di San Francisco e quella della California School of Fine Arts: le due opere sono tuttora tra gli affreschi più significativi realizzati da Diego Rivera fuori dal Messico, e devi assolutamente andarli a vedere se sei appassionato d’arte. Ricorda: per vedere il primo è necessario prenotare una visita guidata (ogni primo e terzo lunedì del mese) – info qui.

Frida e Diego vengono accolti dalle personalità di spicco del mondo dell’arte di San Francisco, tra cui la fotografa Imogen Cunnungham e il patrono delle arti Albert Bender. Proprio Bender dona al SFMOMA il quadro che Frida dipinge in questo periodo, Frieda and Diego Rivera, dove la pittrice inizia a recuperare la tradizione pittorica legata al folklore messicano, soprattutto nei suoi ritratti.

In quest’occasione Frida, che passa le giornate da sola in giro per la città a bordo dei cable car, scrive all’amica Isabel Campos:
“La città e la baia sono irresistibili, ma la cosa più fantastica è Chinatown. I cinesi sono immensamente simpatici e in vita mia non ho mai visto bambini belli come i loro. Vorrei rubarne uno per dimostrartelo… Ha avuto senso venire qui, mi si sono aperti gli occhi e ho visto un numero enorme di cose nuove e splendide”.
Frida Kahlo e Diego a San Francisco di nuovo: 1940
Dieci anni dopo, Rivera torna in città in occasione della Golden Gate International Exposition a Treasure Island.
È per celebrare questa esposizione mondiale che gli viene commissionata la realizzazione del murale più grandioso di San Francisco, comunemente chiamato Pan American Unity. Costretta in una sala del San Francisco City College che non le rende giustizia (ma ci sono piani per trasferirlo altrove), l’opera è davvero monumentale. Misura infatti 7 metri in altezza e 23 in larghezza ed è una perfetta sintesi dell’arte, della storia, delle tradizioni e del progresso tecnologico delle due Americhe.

Nello stesso periodo, Frida viene incoraggiata dal dottor Eloesser di San Francisco (amico e confidente che aveva conosciuto dieci anni prima) a farsi curare in città. Così, nel novembre del 1940 raggiunge il compagno e, ancora con il supporto del dottore, decide di sposare Diego una seconda volta l’8 dicembre, nel giorno del suo compleanno.
Non molti sanno che la condizione perché questo matrimonio durasse era che i due non avessero rapporti sessuali con il coniuge, ma solo con persone esterne alla coppia.

Nonostante i problemi di salute che l’affliggono, Frida Kahlo a San Francisco è radiosa, fasciata in un abito tradizionale dall’ampia gonna verde e bianca e uno scialle marrone.
Il certificato di matrimonio è visibile oggi in una teca al secondo piano del municipio. Quello stesso municipio dove, qualche decade più tardi, migliaia di persone si sarebbero messe in fila per essere unite in matrimonio, nelle prime cerimonie civili omosessuali della storia degli Stati Uniti.