
Perché l’autunno si chiama autumn in inglese britannico e fall in inglese americano?
Forse ti ricorderai, da questo post pubblicato un paio d’anni fa sul Thanksgiving, che l’unica cosa che amo più dell’autunno è l’etimologia delle parole in inglese. Capirai allora con che entusiasmo io risponda quando i miei studenti mi chiedono, specialmente in questo periodo dell’anno: perché l’autunno si chiama autumn in inglese britannico e fall in inglese americano?
Spesso si tende a prendere un po’ in giro gli americani per il loro vocabolario all’apparenza goffo e un po’ pigro: “dai, ma come fai a chiamare una stagione così solo perché le foglie fall, cadono? Che tonti!”
La realtà, come sempre, è più ingarbugliata e sorprendente.
Autunno: mille nomi, una stagione
Nessuno sa dire con certezza da dove derivi la parola autunno, comune a diverse lingue indoeuropee: in latino autumnus, autumn in inglese, automne in francese, otoño in spagnolo, toamnă in rumeno.
Una delle cose che amo dell’autunno, però, è che se lo si esplora per bene, presenta una grande varietà di nomi. Come se fosse una stagione fuggevole, difficile da definire.
Per esempio in greco è φθινοπωρο, “lo svanire dell’estate”. Altre lingue (e qui voglio vedere i vostri occhi a cuore, amanti dell’autunno!) prendono ispirazione dai colori che l’infiammano. Così fa una delle lingue più antiche al mondo, il lituano: l’autunno si chiama ruduo, da ruda che significa rossastro. Anche l’ucraino, dove il nome di ogni mese affonda le radici nella natura, fa scelte simili. Settembre si chiama Вересень perché è la stagione migliore per ammirare e raccogliere mazzetti d’erica (верес). Mentre in ottobre (Жовтень) le foglie diventano dorate, ecco perché il suo nome deriva dal giallo (жовтий).
Ma da dove deriva fall?
Quindi sono gli americani a essere pigri e poco sofisticati? Assolutamente no! La parola fall, cioè “caduta”, per identificare l’autunno è emersa nell’inglese britannico già prima del 1600, dove era l’abbreviazione di fall of the leaf.
Questa grande invenzione è solo uno dei prodotti di un periodo di grande fermento linguistico: nei cent’anni che precedono l’arrivo dei primi coloni nei futuri Stati Uniti, l’inglese guadagna circa diecimila (!) nuove parole. Pensa che solo Shakespeare è responsabile di circa duemila neologismi (i miei preferiti? Gloomy e dwindle. Tanto amore per William).

In America: parole vecchie, parole nuove
Anche i coloni, appena arrivati in un nuovo continente tutto da scoprire, non tardarono nel creare nuovi usi per le parole che avevano a disposizione. Per esempio, già nel 1622 usavano pond per indicare uno stagno, mentre nel Regno Unito significava solo una pozza d’acqua artificiale.
Quando possibile, però, i coloni conservarono con attenzione la lingua del Vecchio Mondo. Decine di parole che sarebbero lentamente morte in madrepatria finirono per avere nuova vita come parole americane. Fall è proprio una di queste: smise di essere usata in Europa attorno alla fine dell’Ottocento, ma prosperò negli Stati Uniti. Non è l’unica: la stessa sorte toccò a bug per indicare qualsiasi tipo di insetto, mad nel senso di arrabbiato, noon per mezzogiorno.
Come si può immaginare, però, i primi americani dovettero anche inventarsi un nuovo linguaggio. Si trovarono infatti di fronte a un paesaggio naturale dall’abbondanza sconosciuta fino ad allora. E tutta questa natura aveva bisogno di parole nuove. Ecco allora che arriva il termine giusto per il mio grande amore della stagione: persimmon, il caco, da pessamin nella lingua dei nativi Powhatan che abitavano i territori della Virginia.

Chiamatela come volete, insomma, autumn e fall sono parole di uguale dignità per definire quella che per me sarà sempre la stagione più bella. La stagione dei pomeriggi passati a studiare nella biblioteca dell’università di Berkeley, o a bere pumpkin spice latte guidando tra le foreste dorate del New England, sulla pelle una libertà mai provata prima di allora.
Quali sono i tuoi ricordi autunnali? Scrivimi, voglio lasciarmi ispirare in questo mio autunno mezzo milanese e mezzo sanfranciscano…
A presto,
Elena
4 thoughts on “Perché l’autunno si chiama autumn in inglese britannico e fall in inglese americano?”
L’inizio della scuola e poi quello dell’università, lo studiare in biblioteca, il tè del pomeriggio e le passeggiate nei parchi; l’inizio di cose belle che mi hanno cambiato la vita e quel gran sospiro di sollievo per aver finalmente superato l’estate. Che bel post, mi piace molto viaggiare attraverso le parole. 😊
Grazie Caterina, che belli i tuoi ricordi autunnali! L’inizio della scuola è sempre stato anche per me un periodo magico, di riflessioni ma anche di slancio verso passioni nuove. Grazie di essere passata. <3
Brava Elena, è sempre bello leggere di queste cose! (io poi vado pazza per tutte le questioni linguistiche e filologiche)
Grazie Giovy, sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto. Anche io vado matta per queste cose, mi piace sempre scoprire l’origine delle parole che amo in inglese! 🙂